Pescia, Provincia di Pistoia, Toscana
La piccola “città dei fiori” sulle rive dell’omonimo fiume, situata in posizione centrale tra le città di Lucca e Firenze, e anche vicino a Pisa, è famosa per il suo Mercato dei Fiori. Ci sono due diversi centri, uno con un castello per le attività laiche e commerciali della riva sinistra del fiume e il secondo con la cattedrale per le attività religiose sulla riva destra. L’economia si basa sulla coltivazione di fiori (specialmente garofani) e sulla produzione di carta.
La città di Pescia, nella pianura tra Lucca e Firenze,si trova sulle rive del fiume Pescia vicino a Montecatini Terme e Pistoia. Antiche chiese ed eleganti palazzi evidenziano il centro storico che ha ancora il suo piano stradale originale, nonostante l’ammodernamento e la crescita. Il ponte chiamato Ponte del Duomo attraversa il fiume per collegare i due insediamenti originari di Pescia – sulla riva sinistra, le strutture religiose e monastiche, e sulla riva destra, la vita pubblica e commerciale.
La città fu fondata dai Longobardi e fu poi occupata dalla città-stato di Lucca, che la saccheggiò nei primi anni del 1300. Fu ricostruita e sotto il dominio di Firenze nel 1339 ma a causa della sua posizione fu contesa da Lucca e Firenze per tutto il Medioevo. Ha trovato prosperità con l’allevamento del baco da seta e la crescita degli alberi di gelso di accompagnamento necessari per i bachi da seta. Divenne noto e prosperò con questo commercio fino alla fine del 1800. Le persone adattabili presero la coltivazione della barbabietola da zucchero, la produzione di fiori e le olive come alternative produttive.
Il borgo di Pescia, cuore della verde e appartata Svizzera Pesciatina nella Valdinievole Toscana, è un luogo dove si può chiaramente vedere il percorso evolutivo nelle sue caratteristiche urbanistiche.
Nata come potente castello, Pescia dovette rapidamente fare i conti con Firenze che prese il controllo della città nel 1339, strappandola alle mani di Lucca. Da quel momento il borgo ha seguito le sorti di Firenze, entrando a far parte del Granducato di Toscana.
L’economia della città è sempre stata fiorentina, grazie al fiume che è diventato anche un motivo di potere. All’inizio furono costruite numerose fabbriche di seta, aggiungendo cartiere e poi concerie. Pescia è oggi nota per la sua attività vivaistica fiorentina.