Spilamberto è noto per il nocino, gli amaretti di Spilamberto e soprattutto per l’aceto balsamico tradizionale di cui vanta la sede dell’omonimo Consorzio. La sua origine risale al 1210, periodo in cui i bolognesi conclusero la costruzione del castello di Piumazzo, per difendere i loro territori e in risposta i modenesi eressero il Castello di Spilamberto sulla sponda opposta del Panaro in un luogo incolto chiamato Castiglione o Verdeta.
Sei pronto a prendere una pausa dal trambusto delle città italiane ed esplorare un gioiello storico nascosto in Emilia Romagna? Seguici mentre ci fermiamo e scopriamo la pittoresca città di Spilamberto.
Questa città medievale risale al 776 quando l’Abbazia di Nonantola la offrì come una tregua per i pellegrini che percorrevano la regione lungo la via dei pellegrini dall’Europa, a sud attraverso Firenze e a Roma. Oggi Spilamberto è perfetta per i viaggi lenti e il divertimento per i buongustai, poiché gran parte della sua storia e del suo patrimonio ruota attorno al cibo e alle bevande locali.
Quanti abitanti fa Spilamberto in provincia di Modena?
Come si chiamano gli abitanti di Spilamberto?