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Il nome deriva dal latino “Burgus” (luogo fortificato). È un comune industriale della provincia di Vercelli, situato al confine con il territorio novarese, ai piedi del Monte Barone, attraversato dal fiume Sesia. Una delle città più popolate dopo la capitale regionale ed è composta da diversi distretti e villaggi. È famosa per i suoi lanifici e per le sue tradizioni carnevalesche, documentate già dai primi anni del XVIII secolo.
La città fu costruita a difesa del territorio novarese nel XIII secolo e ceduta ai Visconti nel XIV secolo. Gli abitanti ottennero da loro il diritto di creare i propri statuti. Ha sottomesso la dominazione francese e spagnola, ed è stato flagellato dalla peste nel 1600. Nel 1707 passò al Ducato di Savoia e mantenne una certa autonomia con propri statuti e privilegi fiscali. Questi diritti furono aboliti da Napoleone, che, tra le altre cose, stabilì nuovi confini al confine con la Francia. Con la caduta di Napoleone e ripristinati lo status quo e i privilegi, il dominio tornò ai Savoia e Borgosesia fu integrata nel Regno dei Savoia e successivamente nel Regno d’Italia.
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